Seba Leoni: «C’è una scintilla da far accendere»

L’head coach degli U16 nonché assistente di U17 e U19 (e punto fermo della Promozione…) ha ben chiaro l’obiettivo: «A molti ragazzi manca poco per fare il salto di qualità. I punti di partenza sono rispetto, impegno, costanza e maggior convinzione»

Prendi uno e… parli con tre… Nessuna offerta commerciale vantaggiosa, sia chiaro, per la VB Family.

Quando però sei al cospetto di Sebastiano Leoni, ti rendi conto che interpreta tutti i volti della pallacanestro.

Nella stagione che sta per cominciare, ricoprirà per la prima volta il ruolo di capo allenatore del gruppo Under 16, si metterà, come l’anno scorso, al fianco dei Coach Teo Boschi e Mario Ferrari nella gestione del gruppo Under 17/Under 19 e, giusto per non farsi mancare niente, tornerà ad indossare la mitica #11 della Promozione, assicurando il cospicuo contributo di punti, che sale di valore ogni volta che il “Seba” alza la mano dai 6,25.

Logico quindi partire dallo sviluppo di un concetto: dove finisce il giocatore e dove inizia l’allenatore?

«Un rebus complicato da risolvere, ma ci sto lavorando» dice Sebastiano che specifica: «Mi capita di proporre esercizi ai ragazzi, pensando che, avendoli fatti io milioni di volte, sarà facile anche per loro metterli in pratica. Ciò che è facile da giocatore non lo è altrettanto da coach. Devi fare in modo che ogni ragazzi abbia fiducia in me e nel basket che gli propongo. L’esperienza farà tutta la differenza de mondo. Io sono agli inizi ma la sfida non mi fa paura. Al contrario: lavoro sodo ogni giorno per fare sempre un passo in avanti».

La gestione del gruppo le riesce facile?

«Non è certo la stessa situazione che vivo quando sono nello spogliatoio con i miei compagni di squadra. Entrano in campo dinamiche diverse. Il mio compito è quello di dar seguito ad ogni proposito espresso in allenamento. Non sempre è immediato trasferire un concetto al gruppo squadra, ma il mio traguardo da raggiungere è quello».

Le è stato affidato un gruppo che ha uno step da raggiungere: crescere…

«Sin dal primo allenamento, ho chiesto ai ragazzi serietà, impegno e costanza. Tutti insieme dobbiamo lavorare sodo per migliorare ogni giorno il nostro livello. Sin qui la loro disponibilità è stata totale e comincio ad avere i primi riscontri. Ci aspetta una strada lunga, ma se non perdiamo di vista la voglia di percorrerla, riusciremo a renderla praticabile. Il punto di partenza è dare il massimo: dal primo minuto all’ultimo di ogni allenamento e delle partite che andremo ad affrontare».

La prospettiva cambia quando si mette al fianco di Boschi e Ferrari con il gruppo U17/U19…

«Stiamo parlando di un livello diverso. Si lavora sul talento, sulla tecnica, sul fisico. Si lavora su un gruppo di giocatori che dovranno essere il futuro del Visconti. Alcuni di loro sono già nell’orbita della prima squadra. Mi auguro, parlando da giocatore, che siano sempre di più coloro che verranno a darci manforte».

Qual è il tassello mancante?

«Deve accendersi la scintilla e, vi assicuro, occorre solo che imparino a schioccare le dita. Basterà che imparino a “leggere” la pallacanestro. Lo step successivo è quello di entrare in un livello dove “svolgere il compitino” pur in bella calligrafia, non è più sufficiente».

E la sua squadra ideale?

«Quella che gioca una pallacanestro sportivamente aggressiva. Quella composta da giocatori che vogliono quotidianamente rimettersi in gioco per andare oltre i limiti raggiunti».

Facciamo scorrere velocemente il calendario: dove vuole essere a giugno 2023?

«Vorrei che i ragazzi del gruppo Under 16 – dice Sebastiano Leoni – si sentissero più consapevoli dei loro mezzi, migliorati sotto ogni punto di vista e pronti a fare il salto nel livello superiore. Mi piacerebbe che il gruppo Under 17 e Under 19, mettendo a frutto il buon lavoro e la maggior esperienza, raccolga quelle soddisfazioni che l’anno scorso ci sono sfuggite per un soffio di vento».

Con la Promozione?

«Darò il massimo per giocare il miglior campionato possibile – conclude Seba Leoni – e coltivare con i coach e con tutti i miei compagni, l’ambizione di restare in corsa sino alla fine per arrivare ad un risultato importante».