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PROMOZIONE/È mancato uno per fare trentuno…

Rimasta in partita per tre quarti, la squadra brignanese ha commesso qualche errore di troppo nel periodo finale permettendo all’Azzanese di prendere il largo

VISCONTI BRIGNANO 55
AZZANESE 70
VISCONTI: Dal Fara, Cedro, Merelli, Finardi 3, Della Vedova 8, Allevi 9, D. Leoni 15, S. Leoni 7, Castellazzi 4, Paloni 7, Imeri 2, Pizzigoni. All. Locatelli. Ass. Boschi.

BRIGNANO – Alla fine del terzo quarto, nessuno al Palazzetto di Via Fontanine poteva immaginare che tra Visconti e Azzanese ci fossero i 15 punti che alla fine hanno separato le due squadre, a favore degli ospiti.

Anche perché sino a quel momento, i ragazzi di coach Locatelli avevano giocato su livelli più che accettabili ed erano sempre rimasti “attaccati” al punteggio, con vantaggi minimi da una parte e dall’altra.

Negli ultimi 10’, però, è come se si fosse spenta la luce: poco gioco corale, qualche forzatura di troppo e poi diciamola tutta, i giocatori di Azzano che hanno fatto canestro ad ogni alzata di mano.

«Un vero peccato – commenta sconsolato coach Locatelli – perché anche stavolta, così come con Arzago e Spirano, nel momento cruciale della partita paghiamo dazio, soprattutto fisicamente. Anche se qualcosa di nostro ce lo mettiamo sempre. Non ho nulla da rimproverare alla squadra. L’unica cosa che va fatta è tornare in palestra e lavorare forte per colmare le lacune e trovare la miglior condizione. Venerdì a Treviolo ci aspetta una partita molto difficile e dovremo dare tutto».

Nella foto: Stefano Della Vedova

Promozione: positivo test a Capriolo

Coach Lorenzo Locatelli: «Stiamo lavorando sodo: venerdì sera comincia il campionato e vogliamo farci trovare pronti»

Il conto alla rovescia è partito: giusto il tempo di completare una settimana di allenamento e la Promozione scenderà in campo per il “taglio del nastro” della nuova stagione. L’appuntamento è fissato per le 21.30 di venerdì alla palestra di Calvenzano in occasione della “ouverture” in casa di Arzago.

Nella serata di ieri, intanto, coach Lorenzo Locatelli e i suoi ragazzi hanno sostenuto una proficua amichevole in casa del Capriolo. Quattro quarti più un “overtime” giocati su livelli che nel complesso hanno soddisfatto l’allenatore gialloblu: «Quando i ragazzi hanno spinto sull’acceleratore ho visto buone cose sia in difesa che in attacco, soluzioni efficaci che ci hanno permesso di tenere costantemente la testa avanti nel punteggio, anche se quello non era l’obiettivo più importante. Nella parte conclusiva dell’amichevole, abbiamo tirato un po’ troppo i remi in barca, senza però mai andare in affanno. Adesso tutti lavoreremo sodo per farci trovare ancora più pronti e determinati. L’esordio in campionato si preannuncia impegnativo e da affrontare col giusto atteggiamento».

Da segnalare un leggero infortunio occorso a Sebastiano Leoni: la sua presenza sarà valutata in settimana dallo staff medico.

Locatelli: «Ragazzi, alziamo l’asticella…»

L’allenatore della Promozione: «La ricetta? Prendiamo esempio dall’Italia: ha insegnato cosa vuol dire essere un gruppo. Di fronte ad un limite, tutti insieme bisogna andarci oltre»

Capitan Locatelli è ben saldo al timone del veliero “Visconti Basket” pronto a pilotarlo nei mari della Promozione. È ben consapevole che le acque non saranno sempre tranquille e facilmente navigabili. Ma in cuor suo sa benissimo che, quando arriverà la tempesta, al suo fianco ci sarà un equipaggio di giovani virgulti pronti a spendere sino all’ultima goccia di sudore per issare le vele in direzione del vento, riportando l’imbarcazione sulla giusta rotta.

Va beh, mettiamo pure da parte ogni paragone ad una scena cinematografica… Resta il fatto che il coach della Promozione si affaccia alla nuova stagione convinto di poter vivere una situazione simile.

Non con un volo pindarico, ma partendo da alcune certezze che gli permettono di guardare avanti con fiducia: «Aver mantenuto lo “scheletro” della squadra che ho iniziato ad allenare tre stagioni fa – ammette  Lorenzo Locatelli– è un buon punto di partenza. Una base che abbiamo cercato di rendere ancora più solida con pochi ma mirati ritocchi. Credo che il compito di costruzione della squadra sia stato ben svolto. Certo, ora come ora ci manca il “centrone”, l’uomo che ha muscoli e centimetri. Ma non sarà certamente un alibi per noi, sempre ammesso che non arrivi. Saremo certamente in grado di sviluppare una pallacanestro che ci permetta di affrontare anche questa situazione».

Una bella sfida per lei…

«La affronto volentieri e, se devo dirla tutta, comincio con il fuoco della passione che mi arde dentro… So benissimo che sono alle prime esperienze come allenatore e che, davanti a me, la prateria della conoscenza e della competenza è ancora tutta da cavalcare. Sto imparando cose nuove a livello tecnico, motivazionale e di gestione del gruppo. Studio spesso situazioni che possano aggiungere valore alla nostra prestazione. Mi auguro di riuscire a trasmettere la mia motivazione anche ai ragazzi. Ho parlato chiaro con loro: dobbiamo alzare l’asticella in allenamento per poterlo fare anche in partita. Da parte loro ho trovato piena disponibilità. Questi primi giorni di lavoro mi hanno molto soddisfatto».

C’è una ricetta che può rendere vincente il gruppo?

«Facile capire quale. Al di là di come poi è andata a finire, la nostra nazionale deve essere l’esempio. L’unità del gruppo, lo spirito di sacrificio condiviso, il senso di appartenenza ad una squadra e ad un obiettivo. L’umiltà di mettersi a disposizione a prescindere dal proprio indiscusso valore… La somma di tutto questo porta sempre ad un risultato. Ho sentito spesso dire che l’Italia stava giocando al limite delle proprie possibilità. La risposta che hanno dato gli azzurri è l’esempio da seguire: una volta arrivati al limite, è un dovere, tutti insieme, andare oltre. Arrivare allo step successivo. Credo che un simile atteggiamento prescinda dalla categoria: si può essere l’Italia agli Europei, ma lo si può essere anche in Promozione».

Dove le piacerebbe essere a fine stagione?

«Mi fermo un po’ prima se mi è permesso: alla fine della stagione regolare vorrei giocare i play off con i miei ragazzi. Arrivati lì, testa libera e tutto ciò che viene è guadagnato. Non è un sogno – chiarisce Lorenzo Locatelli – ma un obiettivo che dobbiamo fare nostro».

Coach, ma quanto talento è passato da Brignano…

«Tanto, davvero tanto. Sono ben contento che alcuni dei nostri giocatori stiano vivendo esperienze in altre categorie. Mi sia permessa una considerazione: di quel gruppo – dice infine Coach Locatelli – hanno fatto parte ragazzi che oggi sono ancora qui, orgogliosi di vestire questa maglia e di difendere i colori del Visconti. Non era scontato. È tanta roba».