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UNDER 19/Stavolta il pollice è verso il basso

Prestazione da dimenticare per i ragazzi di coach Boschi ai quali riesce poco o niente in una partita da dimenticare in fretta

VISCONTI 67
MARTINENGO 76
PARZIALI: 21-18, 9-18, 22-22, 15-16
VISCONTI: Menotti 9, Pinotti 2, Penati 24, Viscardi, Prestileo 2, St. Leoni 13, Daminelli 3, Del Prato 6, Nichi 2, Fatighenti 2, Nozza, Lazzarini 4. All: Boschi, Ass: Ferrari.

BRIGNANO – Ci sono giornate in cui va tutto storto, ma l’Under 19 del Visconti ha scelto quella sbagliata. La partita casalinga con l’onesto Martinengo si è trasformata in una debacle per i ragazzi di coach Boschi, incapaci di dare un senso ad una partita che era alla portata. Dei ragazzi in maglia Visconti, stavolta,non è piaciuto l’atteggiamento stranamente nervoso e distratto, tenuto per lunga parte del match. Soprattutto nel secondo quarto, quando agli ospiti sono stati concessi tiri facili, puntualmente realizzati. Sarà, quello, il break che deciderà le sorti della sfida. L’attesa reazione del terzo tempo non avviene. Per lunghi tratti sembra una partita tra Martinengo ed Edo Penati che segna 15 punti con 5/7 da tre ma non è sostenuto dai compagni. I punti da recuperare sono sempre pochi ma la rimonta non avviene. L’U19 arriva a “-2” poi forza due attacchi e sulla partita scorrono i titoli di coda. Poca voglia di parlare, alla fine, per coach Boschi. Ma il suo sguardo non tradisce delusione. Forse la più grande delle ultime stagioni.

PRE SEASON/L’Under 19 vince torneo di Ciserano

Sarà pure pre-season, ma quando si partecipa ad un torneo e lo si vince è sempre una bella soddisfazione, buon viatico in vista dei probanti impegni di campionato.

Pur giocando sotto età (categoria per 2004-2005 affrontata anche con 2006-2007 in campo e non in panchina…) l’Under 19 dei coach Matteo Boschi, Sebastiano Leoni e Mario Ferrari ha vinto con pieno merito il torneo “San Giuliano” organizzato dal Ciserano Basket.

Dopo aver superato Cologno al Serio in semifinale 59-32, i ragazzi in maglia gialla hanno preso il largo anche nella finale giocata con i padroni di casa e vinta 62-26. Successi che hanno il comun denominatore di una grandissima difesa e di buone scelte in attacco.

«È stata la classica vittoria di squadra – ha detto con soddisfazione Coach Teo al termine – perché tutti hanno dato il massimo per dare beneficio alla squadra. Con i ragazzi sono stato chiaro: la vittoria del torneo è il punto di partenza. È la conferma che se siamo un gruppo, tutti insieme faremo un salto di qualità. Dobbiamo crederci tutti. La cosa più bella è che stiamo “coltivando” il talento, l’entusiasmo e la voglia di crescere di un gruppo che, se vuole, non ha alcunché da temere».

Pensieri… a spicchi

Ciao a tutti, miei cari amici ed amiche della palla a spicchi e non solo.

Questo periodo così assurdo, giunto nelle nostre vite come un tornado, che ha spazzato via la normalità, costringendoci a rinchiuderci nelle nostre case, ha portato la società, tutto lo staff di allenatori/istruttori giallo blu e tutti voi, davanti ad una nuova sfida.

La nostra quotidiana intenzione di accompagnarvi in un percorso di crescita personale e di squadra non cambia rotta. Anzi: urla ancor di più con quella voglia enorme di portare avanti la mission. Sì, perché torneremo tutti ad emozionarci per le partite, quelle vere.

Sono giorni difficili, senza più quella bellezza e realtà che ci teneva uniti in palestra, sentendoci parte viva. Ognuno di noi con i compagni di allenamento, con l’allenatore/istruttore in campo con le proposte di allenamento o gioco. Per condividere la possibilità di crescita individuale e di gruppo.

Mancano proprio le emozioni che il campo ti regala facendotele sentire sulla nostra pelle. Ora tutti noi del Visconti stiamo cercando di raggiungervi per tener acceso quel fuoco che ci accomuna e dare spessore a quel filo sottile che molti di noi chiamano SPERANZA.

Adesso però dobbiamo invertire i ruolo ed essere tifosi appassionati, perché sono altri “atleti” a dover “giocare” una sfida difficile: tutti uniti contro un solo avversario…

In “campo” ci sono tante “canotte”, di colori differenti ma tutte pronte a battere un solo rivale molto forte e temibile.

Queste persone chiamate EROI, stanno facendo il massimo, con un valore unico che le accomuna:

il CORAGGIO di non arrendersi e di lottare sino alla fine.

Ogni minuto, ogni secondo di quel cronometro, devono essere pronti ad affrontare ogni veloce cambio di direzione, per evitare che quel malefico avversario se ne vada in contropiede.  Il nostro splendido Super-Team, però, non vuole giocare solo in difesa, ma è partendo da lì che cerca di capire dove e come arrivare alla vittoria.

In campo ora ci sono canotte diverse, ognuno con un ruolo precisissimo: ci sono gli infermieri, point-guards esperte sia in attacco che in difesa. Caratteristiche? Enorme spirito di motivazione e grande mentalità per resistere anche a minutaggi estenuanti.  Gli autotrasportatori, che “portano palla” in ogni parte del “campo”, pronti a servire assist importanti. Non possiamo fare a meno di loro. Le ali piccole, agili e sempre presenti ben oltre l’arco dei 3 punti. Sono gli agricoltori e chi opera nel settore alimentare. Ogni tiro è energia pura per tutti. Non fanno mai un passo indietro: lavoro duro, sudore, fatica, mani in pasta ed umiltà. In ala forte ecco commessi, magazzinieri e operai, che con ordine e precisione svolgono il loro ruolo senza battere ciglio, abili a destreggiarsi e trasformando ogni passaggio in punti determinanti.

In post basso arrivano medici e specialisti, punto di riferimento della squadra. Difendono l’area. Ricevono pugni duri allo stomaco ma si rialzano, si sorreggono a vicenda e quando l’esito della partita è appesa ad un filo, loro ci sono sempre. E dopo il time out, chiamato per disegnare l’ultimo schema d’attacco. Quando mancheranno pochi secondi alla fine della durissima battaglia, saranno loro che ricevendo un passaggio perfetto, piazzeranno la schiacciata vincente prima che suoni la sirena. L’avversario svanirà, travolto dal frastuono degli applausi e delle voci di tutti noi. Ed allora, in modo composto e ordinato usciremo dalle nostre case per poter salutare i nostri vicini, ringraziare la protezione civile e le forze dell’ordine, che hanno lavorato sodo per garantire il rispetto delle regole. Ci sono anche addetti alle pulizie e farmacisti, “sul pezzo” già nello spogliatoio: igienizzano, puliscono anche quando si spengono i riflettori del “campo”: una presenza invisibile ma anche linfa vitale perché tutti possano essere sostenuti nel compito assegnato.

E poi ci siamo anche tutti noi, perché non dobbiamo dimenticarci che la partita dobbiamo giocarla con correttezza, consapevolezza e responsabilità. Non possiamo distrarre e distrarci.  Vedrete: vinceremo questa battaglia e ci accorgeremo di avere qualcosa in più: fino a che è stata alzata la palla a due non sapevamo di averla.  Dobbiamo anche avere il coraggio di fermarci e di pensare a chi la partita non la potrà vedere al nostro fianco ma che da lassù continuerà a tifare per noi e per il Super Team.

Bill Russell, uno dei grandi della pallacanestro, un giorno disse: «Il basket è l’unico sport che tende al cielo. Per questo è una rivoluzione per chi è abituato a guardare sempre a terra».

Qualche anno dopo, sua maestà, Michael Jordan aggiunse: «Il canestro della vittoria arriverà. I limiti come le paure, spesso sono solo illusioni».

Sapete cosa penso io, semplice allenatore? «Siamo forti ragazzi e abbiamo tutti tanta voglia di VIVERE E VINCERE! Perché? Perchè tutti noi, ciascuno nel suo campo di gioco, abbiamo “LOVE OF THE GAME»

Augurandovi una buona Pasqua piena di speranza vi volevo dire GRAZIE

coach Teo