INTERVISTA A MARA INVERNIZZI

La pallacanestro è l’Università della vita…

Lo dice Mara Invernizzi, Vice Presidente Federale che Martedì sera sarà a Brignano per la presentazione del nuovo logo della nostra Società.

Ha giocato 18 anni in Serie A, ha vinto uno scudetto (Comense, 2004), è stata premiata dal Coni nel 2018 con la Stella di Bronzo al merito sportivo, è l’attuale vice presidente della Federazione Italiana Pallacanestro.

Eppure, Mara Invernizzi, nel suo cuore e nella sua mente non ha mai dimenticato le prime partite di basket giovanile disputate con la maglia del Vittuone. Perché è da lì che ha “costruito” le sue certezze, nello sport come nella vita.

La pallacanestro è la scuola… anzi: è l’Università della vita. Devo alla palla a spicchi, e al suo mondo, gran parte dei miei traguardi personali, sportivi e professionali. Ho imparato – sottolinea Mara Invernizzi – che bisogna credere fortemente in quello che si fa. La pallacanestro mi ha insegnato l’importanza di valori quali la passione, l’impegno, lo spirito di sacrificio, l’altruismo. Su un campo di basket si cresce come individuo per mettersi al servizio di un gruppo. Un gruppo di amici, di amiche. Di persone che anche fuori dal campo recitano un ruolo importante. Diventano punti di riferimento. Da qualche anno – dice ancora la vice presidente federale – insegno pallacanestro ad alcuni ragazzi affetti da disabilità intellettiva: è anche seguendo loro, guardando i loro sguardi che capisci il valore dell’esperienza vissuta. Capisci com’è fondamentale trasmettere gli stessi valori anche ad altre persone”.

In tanti campi lei ha “lasciato il segno”… I ricordi più belli?

Verrebbe facile dire lo scudetto vinto con la Comense. Sì, è stata una bella soddisfazione. Ma io penso spesso alle partite vinte nei campionati giovanili e, allo stesso modo, a quelle che vinsi con il Basket Como in Promozione Femminile. Avevo le ginocchia “triturate” da mille vicissitudini, ma sono scesa in campo e con le mie compagne siamo arrivate due volte a giocarci i play off. Mi sono resa conto che dal settore giovanile al Basket Como, in me non era cambiato nulla: la voglia di giocare a pallacanestro con le mie compagne, e di raggiungere con loro un traguardo, era la stessa”.

Quindi consiglierebbe la pallacanestro ad un giovane che si avvicina allo sport?

Risposta troppo facile…” sorride Mara Invernizzi che prosegue: “Consiglierei ad un bambino, qualunque sia la scelta, di “vivere” quello che farà. Ci sono sensazioni impagabili che meritano di essere conosciute e coltivate. Da lì ogni altra cosa sarà più semplice da affrontare. Lo sport, quello “vissuto sulla propria pelle” è un valido alleato anche in altri ambiti della vita. Detto ciò aggiungo che nella pallacanestro tutto questo si può toccare con mano, ogni giorno”.

Martedì parteciperà alla presentazione del nuovo logo del Visconti: siamo molto onorati della sua presenza…

Credetemi, il piacere è tutto mio. Il Visconti è una delle tante realtà che in ambito locale si presta quotidianamente per “coltivare” tutto quello che ci siamo detti sinora. E’ per me molto bello essere al vostro fianco in una serata per voi importante”.