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DR2/Far tesoro di una sconfitta

La partita di Coccaglio deve “indicare la nuova strada” ai ragazzi di coach Matteo Boschi

BASKET COCCAGLIO 69
VISCONTI BASKET 46
PARZIALI: 18-6, 22-14, 14-14, 15-12.
VISCONTI: Rigon 7, Menotti, Brambilla, Spila 9, Ste. Leoni, Dam. Leoni 17, Nisoli 1, Castellazzi 4, Monti 6, Lazzarini 2. All: Boschi. Prep. Atl: Comaschi.

BRIGNANO – Primo: Visconti è una delle 24 squadre su 96 totali che ha già la certezza di giocare in DR2 nella prossima stagione.

Secondo: Visconti è una delle tre squadre, in tutta Bergamo e provincia, che già ora ha la certezza di giocare le partite con in palio il passaggio in DR1.

C’è scritto questo sui due lati della medaglia che i ragazzi della prima squadra maschile hanno il diritto, e il dovere, di portare fieri al petto, dopo una prima fase stratosferica.

Premessa necessaria per “raddrizzare” i nasi storti e far tornare il sorriso sui volti di staff, giocatori e tifosi dopo la “scoppola” rimediata in casa di Coccaglio che, detto fuori dai denti, ha rinforzato una squadra che l’anno scorso ha perso la finale play off in gara 3. Mentre tutti noi sappiamo dov’era Visconti l’anno scorso di questi tempi…

Fatta la premessa, è altrettanto doveroso che capitan Andrea Cedro e tutti i suoi compagni, facciano tesoro della sconfitta: è il punto di partenza della seconda fase della stagione.

Le venti vittorie in ventidue partite vanno dimenticate in fretta: non può e non deve essere quello l’atteggiamento. Non può e non deve essere quella l’intensità.

Giocare il girone di Play In e i successivi Play off promozione, impone una riflessione che scorre come l’acqua fresca di un ruscello di alta montagna.

Aver acquisito, con pieno merito, il diritto di giocare partite che tutti vorrebbero giocare, porta i ragazzi della DR2 davanti ad un bivio.

Da una parte c’è il mantenimento dello status quo attuale, quello della prima fase per intenderci. Così facendo, stante il valore delle future avversarie, risultati come quello rimediato a Coccaglio saranno, ahinoi, la quotidianità.

Dall’altra parte c’è il desiderio di rimettersi nuovamente in gioco. Come se iniziasse un “nuovo campionato”. Perché così è in realtà. In un gruppo dove la tecnica e l’intelligenza non difettano, adesso serve pigiare sull’acceleratore ed andare “a tavoletta”. Coccaglio ha dimostrato che la fisicità, l’esperienza, la malizia e la “fame” di vittorie abitano al piano superiore. Per raggiungere il quale, però, non c’è ascensore. Bisogna invece fare, uno alla volta, i cento, mille scalini che separano dal prossimo ingresso. Arrivarci, significa per Matteo Boschi e i suoi ragazzi, togliersi tante altre belle soddisfazioni.

È una ghiotta occasione che il campionato mette di fronte a ciascun giocatore, senior o under poco importa. Lavorare sodo per salire di livello è una di quelle situazioni che, nella pallacanestro, ha sempre portato reddito.

Che tutto ciò nasca perché la squadra saprò fare tesoro di una brutta serata, renderà il bilancio finale ancora più positivo.