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DR2/Una serata da dimenticare

La sconfitta con Cassano giunge alla fine di una partita “non giocata” dal Visconti

VISCONTI BASKET 67
NPDA CASSANO 88
PARZIALI: 15-23, 19-28, 17-15, 16-22.
VISCONTI: Rigon 13, Del Prato, Menotti. Cedro 2, Nichi 4, Brambilla 14, Spila 6, Ste. Leoni 4, Dam. Leoni 11, Seb. Leoni, Castellazzi 13, Lazzarini. All: Boschi. Ass: Lanzeni. Prep. Atl: Comaschi.

BRIGNANO – In una stagione lungo la quale i ragazzi della DR2 ci hanno abituati a piatti di portata dal gradevole sapore, può capitare di proporre una “ricetta” nella quale nessun ingrediente è ben miscelato. L’opacissima prestazione offerta dai ragazzi di Matteo Boschi rientra nella categoria “incidenti di percorso”. Perché una squadra capace di vincere diciotto partite su diciannove non può essere quella vista, pardon: “non vista” in campo venerdì.

La partita con Cassano, iniziata col doveroso minuto di silenzio in ricordo di Patrizia Picenni, mamma di Daniele e Vanessa e moglie di Andrea Nisoli, ha visto i gialli stranamente avusi e in affanno.

Sconfitta pesante nel punteggio, che lascerà traccia anche nella seconda fase ma che, è giusto ripeterlo, non oscura, nemmeno da lontano, l’immagine della squadra che ha dominato il girone Est A, esattamente come saprà fare nelle ultime due giornate della stagione regolare.

Va detto che Visconti è sceso in campo con le contemporanee assenze degli infortunati Daniele Nisoli, Gabriele Monti ed Edoardo Penati. Va anche aggiunto che se la partita venisse rigiocata, ben difficilmente Cassano chiuderebbe con 12 triple messe a referto nella miglior partita dell’anno.

Ma tant’è: le amare cifre della prova brignanese suonano come una sentenza: 8/31 da 2 e 7/22 da 3 pur con tiri presi bene. È il risultato statistico della partita nella quale anche raddoppiando il diametro del canestro, la palla a spicchi non sarebbe entrata.

Capitolo chiuso, comunque. Venerdì, capitan Andrea Cedro e i suoi compagni hanno capito quanto, da adesso in poi, dovranno “aumentare le dosi” di intensità, di attenzione e di mentalità per reggere l’urto con partite che andranno giocate al “top”.

Proprio come la DR2 ci ha abituato in una stagione vissuta interpretando sin da subito, con pieno merito, il ruolo di prima della classe.