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PROMOZIONE/Ne è mancato solo uno…

Prova di carattere per il Visconti che tiene lungamente testa al Pedrengo capoclassifica. La soddisfazione di coach Locatelli

VISCONTI 56
PEDRENGO 57
PARZIALI: 18-12, 14-12, 9-20, 15-13
VISCONTI: Cedro, Penati, Finardi, Della Vedova 6, Allevi 8, D. Leoni 5, Se. Leoni 7, Castellazzi 5, Maga 4, Paloni 11, Delendati 5, Imeri 4. All: Lorenzo Locatelli. Ass: Matteo Boschi, Add. Statistiche: Fabrizio Ferrari.

BRIGNANO – Quando perdi di un punto, ogni errore commesso ha un “peso” diverso. Quando perdi di uno ogni fischio arbitrale ha un’incidenza diversa. Ma quando perdi di un punto avendo di fronte la capolista che hai messo lungamente alle corde dimostrando di valere un posto nell’alta classifica, allora al rammarico si unisce anche: «La soddisfazione di aver visto i miei ragazzi giocare bene, lottare, restare sul pezzo sino all’ultimo secondo» Locatelli docet…

La prima squadra Visconti esce quindi dalla sfida con il referto giallo ma anche con tante buone indicazioni su cui costruire l’immediato futuro. In primis la certezza che se ciascuno, con grande tenacia e senso di appartenenza, garantisce il suo contributo senza eccessi o personalismi, allora ogni risultato è alla portata.

Certezza che nasce dalle immagini del terzo quarto, l’unico in cui nonostante il prodigarsi del Loca in panchina, la squadra si è un po’ disunita permettendo a Pedrengo di piazzare il break che poi risulterà essere decisivo.

Certezza che, rovesciando la medaglia, trova terreno fertile nell’ottimo impatto avuto dalla squadra nei restanti tre quarti, giocati “alla grande”, con presenza in difesa e buone soluzioni in attacco, come peraltro testimoniano i tre quarti chiusi in vantaggio, grazie alla “presenza” di capitan Allevi nel pitturato e alla prova maiuscola di Mirko Paloni.

C’è poi da raccontare quell’episodio che alberga nella mente di chi era alla partita suscitando perplessità: Davide Chies che va in lunetta e sbaglia il tiro libero. Lo stesso che dice all’arbitro Elitropi che il rumore dei tifosi lo disturba. Il direttore di gara che chiede a coach Loca di far cessare i rumori pena far ritirare il libero se c’è il disturbo della trombetta. Il direttore di gara che fa ritirare il libero a Chies. Episodio imbarazzante, ma non certo grave come il dito medio alzato da coach Pasqualin verso il pubblico di fede brignanese, gesto rimasto impunito e che fa a pugni con il desiderio che nelle palestre si pensi solo al basket giocato e si tengano alti i toni della sportività.

Sia chiaro: non è questo il momento decisivo della partita, così come non lo è l’evidente fallo non fischiato a Maga sull’ultimo tiro.

Visconti ha perso ma non c’era la benché minima rabbia polemica nel cuore e negli occhi di chi crede che l’alta classifica non è una vetta inarrivabile.

ALLIEVI CSI/Appuntamento solo rinviato

Pur sconfitti in casa del Lussana, i ragazzi di coach Seba Leoni aggiungono tasselli di intensità e incisività ad un mosaico che sarà presto completato

LUSSANA BERGAMO 72
VISCONTI BRIGNANO 42
VISCONTI: Orsicolo, Vittori 4, Cavalli 13, Testa 19, Conti 3, Marcialli, Baretti, Maccalli 1, Alcozer, Cazzaniga, De Priori 2, Tomasoni. All. Leoni. Dir. Orsicolo.

BERGAMO – Piccoli passi in avanti… Che per ora non bastano per mettere le mani sul referto rosa ma che, comunque, continuano a renderlo obiettivo assolutamente raggiungibile. Gli Allievi CSI pagano l’avvio “morbido” in casa del Lussana, che prende un più che discreto margine di vantaggio e incanala la partita sui binari giusti. Nei quarti successivi la squadra si è data una scossa, trovando in Tommaso Cavalli e Matteo Testa due buoni terminali offensivi, ma al Visconti non è riuscita l’impresa di riaprire la sfida.

«Anche stavolta abbiamo commesso errori evitabilissimi – dice coach Sebastiano Leoni – che saranno oggetto dei prossimi allenamenti. I ragazzi devono capire che la nostra parola d’ordine deve essere “continuità”. Riferita all’attenzione in difesa, alla miglior soluzione in attacco, allo spirito di squadra, alla prestazione… I nostri futuri progressi passano tutti da qui».